Gioacchino Toma, pittore nato a Galatina, dipinse questo quadro tra il 1850 e il 1860. È un olio su tela orientato verticalmente di circa 71 cm di altezza e 54 cm di larghezza.
Nel quadro, un fanciullo di circa otto anni il cui sguardo è rivolto verso l’osservatore. Con il braccio sinistro sorregge un giocattolo a forma di cavallo. Con la mano destra impugna una cordicella che serve a trainare il giocattolo. Il giocattolo è costituito da una base a rotelle, sul cavallo monta un uomo che indossa un’uniforme di colore blu.
Ritta in piedi, la figura del fanciullo occupa gran parte della tela. È collocata al centro: la sommità del capo si trova a circa 5 cm dal bordo superiore della tela, mentre la parte inferiore del corpo viene tagliata all’altezza della prima metà delle gambe dal bordo inferiore della tela.
La figura è avvolta nel buio su cui si intravede, in alto a sinistra, il drappo di una tenda e in basso a sinistra un tavolo su cui poggia il braccio sinistro del fanciullo. La carnagione chiara della sua pelle lascia il posto ai capelli castano chiaro, corti e pettinati con una riga sul lato sinistro. In basso a sinistra si nota la firma dell’autore.
Il fanciullo indossa un pantalone di colore grigio e una giacchetta abbinata, dello stesso colore. Sotto la giacchetta, un gilet rosso guarnito da una cintura con fibbia all’altezza della vita. Sulla giacchetta vi è una bordura di decoro di colore nero lungo l’apertura e sulle maniche. Al di sotto della giacchetta e del gilet fuoriesce un colletto bianco.
Come suggerisce il titolo, il soggetto del quadro è questo fanciullo che sorregge un giocattolo. Come si evince dagli abiti, il fanciullo appartiene probabilmente a una classe privilegiata. Toma aveva scelto i fanciulli come soggetti di altre sue opere, rivelandone la sua vena più autentica e intimista.