Ritratto Femminile è una delle sculture che compongono la collezione Maurizio Aiuto del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce e risale al XX secolo. L’autore, De Mitri Luigi, nasce a Squinzano nel 1943 e realizza l’opera nel 1976. Il materiale utilizzato per la sua realizzazione è la pasta sintetica patinata in bronzo. Come suggerisce il titolo, l’opera raffigura il capo di una donna con il volto leggermente rivolto vero l’alto, appoggiato su una base grezza. La scultura presenta in ogni sua parte una superficie caratterizzata da increspature definite da un lavoro di modellatura a mano dell’artista, senza apparenti levigature e rifiniture dei contorni. Questa particolare tecnica dona irregolarità e movimento all’opera. Gli elementi principali del viso, invece, sono stati attentamente scolpiti e definiti con strumenti di incisione per farli spiccare dal resto. Partendo dall’alto, si può notare come i capelli siano stati scolpiti per incorniciare il viso del soggetto. Questi, presentano delle ciocche più voluminose alla destra della fronte e poi scendono lungo il collo appena abbozzato. Scendendo dalla fronte, le sopracciglia appena accennate, sono sospese sopra gli occhi che si presentano incavati e profondi. Lo sguardo è fisso in avanti e la sua espressione è rilassata. Il naso è dritto e ben definito, perfettamente centrale all’opera. Le labbra chiuse sono allungate, sottili e irregolari, lasciate più imprecise in qualche punto. Il mento della donna è delicato e dona rotondità al viso. Alla base, il collo è soltanto accennato e si confonde con il resto della base, più largo di un paio di centimetri. La base ha, inoltre, una forma grezza e irregolare e presenta delle sporgenze. A qualche centimetro sotto al mento sulla sinistra, l’artista ha voluto firmare la sua opera, incidendo De Mitri e 1976, anno di creazione dell’opera.
